Perché io, generale, sono contro la guerra in Ucraina
I motivi per cui tanti militari sono diventati pacifisti.
di Francesco Cosimato
Mentre il dibattito pubblico è sempre più dominato da retoriche belliciste, molti militari in congedo – che la guerra la conoscono davvero – si schierano contro l’escalation in Ucraina. Dopo anni di illusioni su guerre «chirurgiche» e strategie mediatiche, la realtà ci restituisce un conflitto logorante, lontano dalle vittorie annunciate. Gli aiuti militari occidentali all’Ucraina non hanno portato al crollo della Russia, mentre l’industria bellica prospera e il nostro continente si indebolisce economicamente e strategicamente. Il generale Cosimato analizza le reali capacità militari europee, smascherando i limiti di una strategia basata su speranze vane e propaganda spudorata…
Francesco Cosimato. Nato a Roma il 12 novembre 1959, ha frequentato il 162° Corso Allievi Ufficiali presso l'Accademia Militare di Modena. È paracadutista militare, direttore di lancio e ispettore per attività di controllo degli armamenti. Ha ricoperto numerosi incarichi di comando e staff, tra cui missioni in Somalia (1993), Bosnia (1998 e 2006) e Kosovo (2000). Ha comandato unità come il I Gruppo del 33° Reggimento artiglieria terrestre Acqui e il 21° Reggimento Artiglieria Trieste. E ha operato presso lo Stato Maggiore dell'Esercito e presso la NATO.